Muravera

Published on 4 Settembre, 2015 | by Sara L. Canu

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Tutti uniti per il San Marcellino

Un migliaio di persone si sono recate, ieri pomeriggio, nel campo sportivo delle scuole elementari di Viale Rinascita a Muravera. A due passi dall’ospedale San Marcellino che corre il rischio di subire un ulteriore ridimensionamento.

Tanta la rabbia delle persone che si sentono tradite da uno Stato troppo burocratico e poco umano disposto a tagliare continuamente nel reparto sanità per far quadrare i conti.

Tutti i sindaci del Sarrabus Gerrei allineati, coordinati da Milena Mocco, leader del gruppo di minoranza Muravera Migliore. Partecipano anche il senatore Ignazio Angioni e l’onorevole Piero Comandini.

Parla inizialmente il sindaco Marco Falchi: “Abbiamo incontrato l’assessore alla sanità Arru ribadendo che il San Marcellino è troppo importante in quanto presidio ospedaliero di una zona disagiata troppo distante dagli altri pronto soccorso. L’assessore è disponibile a incontrarci ancora, abbiamo tempo di discutere”

Prendono parola anche il senatore Angioni e l’onorevole Comandini, d’accordo sulla giustezza della protesta. Dice il senatore Angioni: “è una battaglia giusta, voglio farne parte. Questo presidio ospedaliero è essenziale ed è da potenziare”.

L’onorevole Comandini inizia il suo intervento parlando della spesa pubblica e dei tagli che da sempre attanagliano questo settore, argomento che scalda gli animi e smuove gli umori del pubblico. “Tagliatevi gli stipendi”, si sente chiaramente dalle prime file. E procede: “L’ospedale non è da chiudere, ma bisogna tagliare gli sprechi e la riforma è da fare”.

Interviene il sindaco di Villaputzu Sandro Porcu: “L’assemblea qui riunita dimostra quanta sia la voglia di partecipazione e di dialogo. Vorrei che ci fosse anche negli ambienti della Regione e fino a ora non c’è stata. Quando si parla di salute non è bello parlare di posti letto, di numeri. Almeno in questo caso bisogna mettersi una mano sul cuore, parlare di salute in maniera così fredda mi fa sentire escluso da questo argomento. Parliamo di persone care che soffrono e che stanno male. Aspettiamo l’assessore Arru e intanto propongo un tavolo tecnico. Non solo un’assemblea, scegliamo un tecnico di nostra fiducia in modo da rafforzare il nostro pensiero e la nostra lotta”.

Brevi interventi anche da Maria Gabriella Meloni, sindaco di San Vito e Presidente dell’Unione dei comuni, che punta il dito contro gli sprechi e su quanto sia utile tagliarli, e dal sindaco di Villasimius Gianluca Dessì che ricorda quanto sia alta la qualità dei medici dell’ospedale e approfitta per ricordare quanto spesso, anche la popolazione, preferisca spostarsi. “A volte predichiamo bene e razzoliamo male. Quante volte avete sentito qualcuno che preferisce andare a Cagliari diffidando dalle capacità dei medici di Muravera? Non ci si può meravigliare che si chiuda ginecologia e ostetricia se anche la gente del posto è diffidente e preferisce spostarsi a Cagliari per partorire e per far nascere i propri figli!”. Anche Michele Lavra, il commissario governativo di Villasalto, è presente e dà la sua massima disponibilità a supportare la protesta.

Un momento anche per Luciana Coniggiu, asessore alle politiche sociali di Ballao ed ex dipendente del San Marcellino: “Ho lavorato qui dall’89 al reparto di ostetricia. Noi del Gerrei siamo pronti a lottare per avere qualcosa qui a Muravera. Siamo anche più disagiati di voi”

Prosegue su questa linea Marco Lampis di Escalaplano: “Siamo la zona più socialmente depressa della Sardegna eppure, anche con interventi come questi, sembra che ci sia un invito continuo a spostarci e a lasciare le nostre zone sprovviste di servizi. Spero che l’assessore Arru partecipi ai prossimi incontri, ma estendo l’invito anche al Presidente Pigliaru, devono venire qui e ascoltare la popolazione, è troppo comodo decidere nei salotti buoni della politica”

Le tante persone presenti, pronte al dibattito, hanno dimostrato di essere in prima linea per la difesa dell’ospedale. E da quanto si è visto durante l’assemblea può farsi scudo della protezione e del supporto delle autorità locali. E’ intervenuto anche il medico di San Nicolò Gerrei Fabio Barbarossa: “Ogni volta che si parla di centralità del cittadino e di razionalizzazione è un fregatura. Passiamo all’attacco e non lasciamo che lo Stato ci tolga questo ospedale.”

In uno dei suoi interventi Milena Mocco ha dichiarato: “Sono d’accordo con la razionalizzazione delle spese e con l’abbattimento dei costi superflui ma non dimentichiamo che i cittadini di periferia non valgono meno di quelli di città. Il valore uomo e il conseguente diritto alla salute e alla vita è uguale ovunque”.

Stavolta autorità e popolazione si muovono davvero verso la stessa direzione.

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