San Vito, la minoranza abbandona l’aula dopo 30 secondi

“Posso leggere una dichiarazione?”.
“No, il regolamento non lo prevede”
E allora via, tutti e cinque i consiglieri di minoranza escono dall’aula, lasciando nelle mani del sindaco la dichiarazione scritta.

Che cosa è successo esattamente a San Vito, nell’ennesima giornata di scontri tra maggioranza e opposizione?

Il sindaco Maria Gabriella Meloni ha convocato per la terza volta il consiglio comunale per approvare il progetto sulla circonvallazione.

Nelle due precedenti sedute la minoranza al completo non si era presentata ed è venuto a mancare il numero legale. Per questione di “incompatibilità” di molti consiglieri.

Oggi, invece, i gruppi capeggiati da Marco Siddi e Davide Pilia si sono presentati. Almeno per trenta secondi. Lasciando questo comunicato: “I consiglieri (…) dichiarano di non partecipare alla discussione (…) mediante uscita dall’aula, per motivi prevalentemente politici in quanto non sono stati coinvolti in nessuna delle decisioni preliminari che hanno portato alla redazione del progetto in oggetto del quale allo stato attuale non ne condividono l’impostazione”. Motivazione politica, insomma. E non di “incompatibilità”.

Siddi e Pilia, infine, chiariscono meglio le ragioni politiche della loro posizione: “C’è una differenza sostanziale – spiegano – tra la mancanza di numero legale per incompatibilità o per scelta politica. In questo secondo caso crediamo che il progetto vada bocciato e non affidato ad un commissario”.

Alla presa di posizione della minoranza replica il vicesindaco Roberto Meleddu: “Quest’ultimo tentativo – ha spiegato – è stato fatto proprio per consentire ai gruppi d’opposizione di presentare eventuale proposte o modifiche al progetto della circonvallazione. Invece hanno rifiutato anche questa occasione di dialogo. Non ci resta che procedere con il commissario ad acta”.