La Regione scavalca il Comune: sì alla ricerca mineraria a Monte Narba

 

La Green Mining potrà fare le ricerche minerarie a Monte Narba per capire se ancora ci sia piombo, zinco, oro o argento. E potrà farlo nonostante il consiglio comunale abbia detto “no”. Un no alle ricerche “perché – ha spiegato il sindaco Maria Gabriella Meloni – quello è un sito di altissimo valore e quindi occorre trovare un progetto che sia coerente con il piano paesaggistico”.

Come precisato nella relazione letta in consiglio comunale, Monte Narba ricade “all’interno della aree naturali e sub-naturali” e “nel sistema storico culturale denominato appunto di Monte Narba” e quindi andrebbero predisposti “programmi di conservazione e valorizzazione paesaggistica”. Per la giunta, insomma, in quest’area vanno portati avanti progetti in un ottica di “sviluppo turistico sostenibile”.

Il voto contrario della maggioranza non è però sufficiente a bloccare l’iniziativa, chi decide è infatti la Regione.

Il gruppo di minoranza, favorevole al progetto d iricerca, ha attaccato duramente la giunta Meloni: “Abbiamo ormai compreso – ha detto in aula il capogruppo di Un Patto per San Vito Marco Siddi – la vostra linea politico-economica che mira ad ostacolare qualsiasi iniziativa imprenditoriale legata ai prodotti naturali del suolo, siano essi in superficie , che nel sottosuolo, prediligendo una forma di economia astratta incompatibile con tutte le altre finora conosciute. Non nascondo però la mia profonda delusione nei confronti di quei consiglieri che giornalmente ed in ogni circostanza si riempiono “bocca e stomaco” con la parola “ricerca”. Ebbene cari consiglieri di maggioranza, la richiesta di questa società mira semplicemente a fare ricerca”.

E ancora: “Dall’esame della documentazione allegata si evince che tutte le vostre preoccupazioni per il danno ambientale che potrebbe provocare l’iniziativa, se attuata, sono ingiustificate, pretestuose e mirano esclusivamente a tenere unita una maggioranza che comincia a mostrare visibili segni di scollamento.  Da questo modesto programma non si riscontra assolutamente uno stravolgimento dell’assetto idrogeologico o uno sconvolgimento dell’aspetto ambientale e paesaggistico del territorio. Dalla proposta di delibera odierna si evince in modo inequivocabile che si tratta ancora una volta di una sorta di accanimento pregiudiziale contro quel tipo di attività economica ed imprenditoriale rifiutando a priori di valutare gli eventuali lati positivi dell’iniziativa, quando invece sarebbe lecito ed opportuno aprire un tavolo di confronto fra l’Amministrazione e tutte le altre parti interessate comprese quelle sociali”.

Affermazioni che il sindaco a sua volta respinge: “Questa attività di ricerca – ha spiegato Gabriella Meloni – non ha senso perché poi non sarebbe concretizzabile una eventuale attività mineraria. Noi siamo stati coerenti. Purtroppo devo concludere dicendo che in qualche passaggio quello che mi suona strano è la delibera regionale che ha autorizzato la ricerca”.

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