Opinioni

Published on 27 Agosto, 2015 | by Piera Conconi

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Muravera e l’ordinanza 32: in che paese viviamo?

Solo pochi giorni fa mi ero congratulata con i ragazzi del Wine Bar, li avevo ringraziati per il fatto che in questo mese di agosto hanno movimentato la via Roma investendo in musica dal vivo, bella musica tra l’altro. Oggi con grande disappunto leggo il contenuto dell’ordinanza 32 e rimango semplicemente basita.

Ma cosa succede? Paese turistico no, paese di emigrati no, mi rimane da dire: paese di pensionati? No, neanche questo, molti dei  pensionati di Muravera sono persone vivaci che amano uscire, ballare, festeggiare!

Allora in che paese viviamo? Come possiamo definire un paese nel quale con un’ordinanza del sindaco, in piena estate, si fa assoluto divieto di utilizzare strumenti amplificati in spazi pubblici antistanti  locali di somministrazione di alimenti e bevande?

Le più belle serate di quest’estate ci sono state offerte proprio dagli esercizi pubblici, alcuni negli spazi privati a disposizione dei loro locali, altri invece in spazi pubblici, dove però lo spettacolo potevano seguirlo tutti i passanti senza obbligo alcuno di acquisto di bevande o altro.

Come si può pensare che i nostri giovani possano divertirsi durante le serate entro i confini comunali, se il Comune non si preoccupa di organizzare per loro qualcosa che sia veramente allietante e divertente?

Tutti abbiamo figli e tutti ci lamentiamo che in paese non c’è niente per loro, che sono costretti a recarsi fuori le mura muraveresi, correndo rischi e pericoli negli spostamenti in macchina o in moto, per trovare il piacere di trascorrere una serata spensierata e spassosa; ci lamentiamo anche che c’è ben poco per noi adulti, pertanto passeggiare per la via Roma e sentire bella musica fa piacere e  fa dimenticare che chi è preposto a organizzare l’estate del paese non si ricorda come si fa; allora ben vengano le iniziative dei proprietari dei locali pubblici, vedere gli spazi occupati da gruppi musicali, sa di estate, se non fosse per loro la via Roma sarebbe semplicemente una strada sulla quale si riversa la gente a “fare noiosissime vasche”.

Capisco che chi vive nelle aree interessate possa essere disturbato dallo schiamazzo, ma non mi sembra affatto uno schiamazzare il fluire dolce, melodico o rockeggiante delle note musicali che hanno riempito tutti quegli spazi silenziosi che l’amministrazione ha lasciato vuoti.

Mi dispiace ma continuiamo ad allontanarci dall’idea di paese turistico, non è organizzando un Carnevale e una cavalcata ( per quanto interessanti siano stati) che si crea movimento, il movimento deve essere quotidiano, non a singhiozzo.

Sarebbe stato più logico e semplice stabilire un orario per  garantire  il diritto al riposo notturno di tutti.

 

 

 

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