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Villaputzu

Published on 28 Maggio, 2016 | by Sara L. Canu

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Arrubius: Gabriele Loi

La rassegna artistica Arrubius è un laboratorio d’arte a cielo aperto. Non una semplice mostra all’aperto, nonostante gli artisti coinvolti abbiano esposto anche alcune opere, ma un momento di creazione vero e proprio, in cui il pubblico è invitato ad assistere alla nascita di una nuova opera d’arte.

Gabriele Loi è l’unico scultore che partecipa ad Arrubius e, assieme agli organizzatori, uno dei primi ad aver pensato di creare la manifestazione giĂ  nel 2012: “L’idea iniziale era quella di fare un festival delle arti, con pittura, scultura, musica e tutto quello che serve a promuovere la cultura. E anche a far conoscere il posto. E’ il primo giorno e mi sembra che vada bene, c’è una bella accoglienza e vedo molta fiducia, è un bene che la gente ci creda.”

E racconta: “Il lavoro che faccio sulla pietra mira a dare almeno la sensazione che anche un materiale duro possa sembrare morbido dopo essere stato lavorato. Scolpirò nella pietra il logo di Porto Corallo, cercando di dargli comunque una mia impronta personale e se è vero che l’arte alberga in tutto e in tutti…” conclude, mentre posa accanto al suo lavoro appena iniziato.

L’organizzatore dell’evento è Giancarlo Bandinu che, assieme alla sua socia Antonella, racconta come nasce l’idea: “Il primo pensiero è nato nel 2012. Noi lavoriamo nell’amministrazione dei condomini di Porto Corallo da dieci anni e pensavamo di fare qualcosa che promuovesse la zona e che desse spazio all’arte e alla cultura. Ho parlato con Denise Piras (vicesindaco di Villaputzu) e si è mostrata entusiasta dell’idea. Abbiamo trovato terreno fertile. E’ un’iniziativa privata, non abbiamo alcun contributo esterno”.

Prosegue la socia Antonella: “Le spese sono ingenti e tutte a carico nostro. Il primo tentativo di fare un festival d’arte l’abbiamo realizzato nel 2012 con un festival musicale: ma a mezzanotte sono arrivati i carabinieri, sollecitati da qualche vicino che si lamentava della musica troppo alta. Definiamo questa edizione la numero zero e speriamo che arrivino la numero uno, la numero due e tante altre. E che vada sempre in crescendo. Siamo amanti di Porto Corallo, è un bel posto, c’è della bella gente. Il rametto di corallo che caratterizza il logo è una nostra idea, aveva bisogno di qualcosa che rappresentasse al meglio il posto”

CONTINUA…

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