Published on 1 Giugno, 2016 | by Sara L. Canu
0Arrubius: Stefano Pani
Ultimo artista impegnato nella manifestazione e unico a giocare in casa è Stefano Pani, pittore sarrabese, avvicinatosi alla pittura come autodidatta da quando era un bambino di 7 anni (“sfornavo quadri su quadri” racconta) e specializzatosi in seguito, prima con dei corsi di disegno e pittura a olio, fino al diploma, nel 2008, presso il liceo artistico Fois di Cagliari.
Sul percorso di studi dice: “A scuola ti insegnano la tecnica, ma ho imparato tanto anche da solo. Il mio scopo principale è dare allo spettatore. Le opere devono avere molto pathos e per fare questo devi essere al massimo dell’ispirazione”
E racconta sull’esperienza di Arrubius: “E’ stata una bellissima esperienza. E’ vero che giocavo in casa ma sono stato comunque un po’ svantaggiato, sono potuto andare solo sabato alla manifestazione e ho dovuto lavorare sodo per finire l’opera in un giorno. Non è la prima volta che dipingo dal vivo, anche nei corsi che ho frequentato si dipingeva spesso in estemporanea, è bellissimo”.
La sua opera si chiama “In sa mizza cun sudori” ed è l’unica che si sviluppa in orizzontale.
Rappresenta una donna che prende l’acqua alla fontanella: “Il mio forte è il ritratto. Amo ritrarre i personaggi che fanno parte della nostra isola. Soprattutto le donne che secondo me rappresentano la parte forte della famiglia”
E un auspicio finale, per se stesso e per la sua arte: “Andrò sempre avanti a testa alta, con i piedi per terra e senza alcun accozzo.”
FINE