Muravera

Published on 26 Ottobre, 2015 | by Gianni Agus

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Dai cappuccini al triathlon, ecco chi è l’ironman muraverese

Ci vuole fisico e testa. E poi sacrificio, capacità di adattamento e forza di volontà.

Giuseppe Mascia, muraverese, classe ’79, alla sua prima gara ufficiale di triathlon (nuoto, bici e corsa specialità sprint), lo sa bene: “E’ una sfida personale, una prova di forza con te stesso”.

Sfida vinta domenica 25 ottobre al Challenge Forte Village di triathlon a Chia: Giuseppe ha chiuso la gara in 1 ora, 11 minuti e 33 secondi. Quarantacinquesimo su 135 concorrenti provenienti da tutta Europa. E addirittura dodicesimo dopo i 21 chilometri in bici, la seconda delle tre prove. Alla fine della prima, i 750 metri di nuoto, Giuseppe era 72esimo. Poi il traguardo e il 45esimo posto finale dopo i 5000 metri di corsa.

D’altronde Giuseppe sui pedali è sempre stato uno tosto: “E’ lo sport che ho praticato con grande assiduità sino a pochi anni fa, poi mi sono appassionato al triathlon. Anzi, era un pallino che avevo sin da piccolo”.

Ironman, uomo di ferro, allenamenti duri, sacrifici (“e salti mortali”) anche solo per trovare il tempo per prepararsi alla gara: “Ho iniziato ad allenarmi cinque mesi fa, almeno 90 minuti al giorno, tutti i giorni. Non è stato facile ma se uno davvero lo vuole fare alla fine ci riesce”.

Non era facile per Giuseppe conciliare i cappuccini e i caffè con le salite e le nuotate. Perché lui, di professione, più che l’ironman fa il barman, barista e titolare del Bike Bar, il caffè in via Roma a Muravera.

L’appuntamento di Chia era il primo per Giuseppe, tesserato con il triathlon point di Cagliari. E il risultato ottenuto è da incorniciare: “Sono molto soddisfatto della prestazione. Ho commesso qualche errore soprattutto sui 750 metri in acqua, ho recuperato tanto in bici e ho percorso i 5000 metri di corsa in 22 minuti”.

Il campione francese David Hauss, primo classificato, ha chiuso in 57 minuti. Ma Giuseppe ha ampi margini di miglioramento: “Credo di poter dare il meglio di me nelle distanze più lunghe, forse anche nella vera e propria prova da ironman, 3800 metri di nuoto, 180 chilometri in bici e 42,195 di corsa. Adesso però mi allenerò per la specialità half (1,9 chilometri di nuoto, 90 in bici e 21,1 di corsa), gradino dopo gradino”.

A sostenere Giuseppe durante la gara, oltre alla moglie Stefania e alla figlia Serena, il compagno di allenamenti e primo muraverese ad aver disputato un triathlon (due anni fa a Orosei): il giovane Enrico Agus: “Il suo supporto è stato fondamentale. Chicco è molto dotato e lo invito già da ora a partecipare alla prossima gara assieme a me”.

L’appuntamento è sempre a Chia per il 16 aprile prossimo, specialità half con la sapiente organizzazione di Giuseppe Solla. Adesso però un po’ di riposo (almeno due settimane) e un piccolo grande sogno: “Il miglior risultato – ha detto Giuseppe – sarebbe quello di creare un gruppo di ragazzi sarrabesi pronti a cimentarsi nel triathlon. Uno sport eccezionale che ti forma nel fisico e nella mente. Io sono a disposizione, potrei essere un primo punto di riferimento”.

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