Caro Comune di Muravera, secondo me il canale delle acque alte…

Già da diversi mesi in Muravera si parla di questo nuovo lavoro che, a causa della vetustà dell’attuale pavimento, il Canale si presenta perennemente pieno di erbacce, di terra e sabbia che, impedendo il normale deflusso delle acque sorgive, creano un lezzo insopportabile soprattutto nelle ore notturne, quando si è in mancanza di vento o brezza marina.

Non dimentichiamo anche che negli ultimi anni viene usato in trinciatutto e le erbacce, non venendo asportate nella parte laterale tendono a marcire sul posto. Io con la mia famiglia abitiamo a fianco del canale e lasciamo immaginare i disagi che dobbiamo sopportare.

Nei mesi passati parlando con la gente mi è capitato di sentire le cose più disparate: ci dice che devono coprire il canale per fare parcheggi e aiuole, o che devono rifare il fondo, ecc.

Per avere conferma di ciò che di deve realmente realizzare il giorno 5 settembre l’ingegnere del Comune mi ha gentilmente mostrato la sezione trasversale del progetto con la previsione di cementare il fondo e le pareti del canale. Null’altro.
Io ho fatto le mie osservazioni ma il geometra lì presente mi ha detto che il Genio Civile non avrebbe permesso la riduzione dell’area del canale.

Ora, pensando bene a questa opera, che per l’abitato di Muravera assume una rilevanza importante (la stessa è stata auspicata da tantissimo tempo e non se ne può fare una simile ogni paio d’anni), ho pensato di suggerire qualche piccola variante al progetto attuale anche perché le stesse fatte in corso d’opera costano molto meno rispetto all’eseguire i lavori in un secondo momento.

Le mie osservazioni:
Se il Genio Civile pone il veto sull’immodificabilità della sezione del canale è facilmente dimostrabile per il progettista che la stessa non ha egual misura lungo il suo percorso, infatti nel tratto tra il ponte dietro i distributore Q8 e via Giardini la sezione è molto inferiore a quella posta a valle e quindi qualsiasi piccola diminuzione della stessa non inficia la portata del canale.

Prima proposta
Formazione nel lato a monte della scarpata di un muretto basso con plinto zoppo in modo da permettere l’allargamento della sede stradale almeno nei punti dove è necessario (la strada in alcuni punti è molto stretta). Così facendo si permetterebbe anche un parcheggio continuo che sarebbe molto utile durante le feste paesane o i giorni di mercato.

Seconda proposta
Il fondo del canale secondo me dovrebbe avere una pendenza verso il centro del 3 per cento mentre ora in progetto si presenta con fondo piatto. Ciò consentirebbe di far defluire le acqua sorgive ,cioè quelle che vengono dalla falda sotterranea. Il discorso vale solo per il periodo di magra che oramai da diversi anni si protrae per più di 6 mesi solo nella parte centrale, impedendo così la crescita delle erbacce sulle rimanenti parti del fondo che resterebbero asciutte. Per questa tipologia di lavoro, a fondo piatto o in pendenza, ci sono 2 scuole di pensiero. Io, personalmente, sono per la seconda soluzione.

Costruzione di un nuovo ponticello
Le lamentele più grandi sollevate dalla popolazione non sono tanto per i nuovo sensi unici quanto il lungo tragitto che bisogna intraprendere per effettuare l’inversione di marcia nella via Sarrabus. Dato che il ponticello di Paderi è stato previsto ad uso pedonale io proporrei un nuovo ponticello carrabile, per una sola autovettura, che colleghi i due sensi di marcia del canale in prossimità della via Dante o della via Ungaretti. Un ponticello ad arco, a sesto ribassato che non diminuirebbe la portata del canale.

Quanto su esposto esprime esclusivamente il mio pensiero, ora spetta all’amministrazione comunale di concerto con l’ufficio tecnico valutare, anche dal punto di vista economico, la fattibilità delle mie idee.

Geometra Elio Murrau