Villasimius, grande attesa per lo scrutinio delle comunali

Ancora qualche ora di attesa e finalmente si saprà chi sarà alla guida del paese nei prossimi quattro anni: lo spoglio delle schede elettorali riferite alle elezioni comunali comincerà questo primo pomeriggio a partire dalle 14.

Terminerà dunque anche per i quasi 50 candidati il “tour de force”, cominciato lo scorso 25 aprile con la partenza ufficiale della campagna elettorale, che ha trovato il culmine nella giornata di ieri dove i protagonisti della sfida si sono cimentati nel consueto “after hour” presenziando i seggi 24 ore su 24 creando la classica cornice di accompagnamento lungo la via che porta ai seggi, ricreando un po’ come immagine l’usanza tipica del rugby a fine partita in cui i giocatori della squadra vincente si dispongono in due file parallele per accompagnare gli avversari verso le porte degli spogliatoi.

Attualmente quindi per le comunali di ufficiali ci sono solo i dati sull’affluenza alle urne che già riservano comunque qualche sorpresa: i votanti sono stati il 75,60% contro il 77,60% delle scorse comunali ( fonte ministero dell’interno).

L’aumentato numeri di liste quindi non ha portato come conseguenza una moltiplicazione degli elettori ma addirittura una loro diminuzione, seppur leggera.

Sorprende ancora di più il dato sull’affluenza se paragonato con le concomitanti europee: se infatti ci si poteva aspettare un fisiologico traino, era molto più difficile prevedere che i votanti per il parlamento di Strasburgo superassero con il 78,71% ( numeri che superano ovviamente di gran lunga le corrispondenti medie nazionali ) quelli delle comunali.

Per la cronaca, anche a Villasimius le europee le ha vinte il PD con il 31,41% con una forbice però molto meno marcata rispetto ai dati nazionali nei confronti del M5S, che si attesta al 28,43% . Il terzo partito è FI che abbandona dopo alcuni anni il primo posto del podio che aveva sempre occupato nelle ultime tornate elettorali: il partito prende comunque un ottimo 25,67% se paragonato alle medie nazionali ma se si fa un raffronto con alcune scorse tornate elettorali i numeri si fanno decisamente più impietosi in senso negativo: alle scorse regionali di febbraio infatti supero addirittura il 50% e anche nel raffronto più diretto con le scorse europee del 2009, in cui prese il 47,05%, il calo è evidente.