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Gastronomia

Published on 4 Marzo, 2014 | by Giovanna Melis

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Ha il cuore in Sardegna la filiera del latte di capra

Il latte di capra è un alimento dalle sorprendenti capacità nutrizionali, apprezzato in modo crescente dal mercato come alternativa al latte vaccino. Il mercato italiano è coperto in parte da Amalattea, leader nazionale del settore che ha rilevato lo stabilimento Galydà di Villagrande, dove lavora ogni anno 10 milioni di latte caprino, per oltre due terzi importato dall’Olanda, un terzo fornito dalle capre allevate in Sardegna allo stato brado. In tal modo viene alimentata la linea tetrapak ( latte intero o parzialmente scremato), e la trasformazione in formaggi freschi e stagionati, ricotta e yogurt . Una confezione particolare di latte intero, addizionato con vitamine, è distribuita alle farmacie. Pamela Manzi, ricercatrice CRA-NUT , ha testato come nel latte caprino sia presente in minor concentrazione la frazione proteica alfa- S1, fattore allergizzante, che renderebbe il latte caprino più adatto di quello vaccino nella fase dello svezzamento.

Inoltre, sempre dal punto di vista proteico, nel latte di capra spiccherebbe la concentrazione di un amminoacido, la taurina, utile anche per la sua attività antiossidante.

La necessità di offrire al consumatore un quadro scientifico sulle proprietà del latte di capra è stato uno dei punti focalizzati dal convegno tenuto a Roma nella sede del Cra per illustrare la nascita della Filiera nazionale del latte caprino. Essa poggia sulla sinergia industriale e societaria tra il gruppo Amalattea e il colosso Granarolo, brand italiano dell’alta qualità per parmigiano, grana e gorgonzola.

Granarolo conta su 50 mila punti vendita e mille allevatori certificati. Il Cra garantisce invece la selezione dei capi e la validazione delle proprietà medico- nutrizionali del latte di capra. “Il nuovo patto per lo sviluppo – spiega Maurizio Sperati amministratore delegato e presidente di Amalattea (il primo da destra nella foto di copertina) – consente nel mettere a punto strategie di ricerca che rafforzino i legami tra allevamento, trasformazione e consumatore. Elementi alla base di un successo duraturo dei prodotti sul mercato”. Grazie ai nuovi allevamenti razionali, (si punta sulla razza spagnola Murciana), verrà prodotto in Sardegna gran parte del latte caprino che attualmente Amalattea è costretta ad importare dall’Olanda, la nazione che insieme a Francia, Spagna e Grecia detiene il controllo del mercato europeo.

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