Il sindico dice che Mauro Pili si incasina anche con la tabellina del 2

è il momento della fiaba per i bambini. C’era una volta un rubinetto che perdeva ed era tanto infelice poi arrivo l’idraulico che lo aggiustò e vissero tutti felici e contenti.

Editoriale. E’ il momento di dire le cose come stanno e io le dirò che si sa che prima o poi i nodi vengono al pettine ma sempre meglio che essere calvi anche se devi spendere i soldi per andare dal barbiere o comprarti la macchinetta per rasarti ma Putin e Obama vogliono scatenare un puttaXXio e tutto per una partita a Risiko andata a male che se mi gira stasera mi compro io un carro armato e invado la Polonia ma anche a Villaputzu manca l’acqua e ci facciamo il bagno con la coca cola allora e se abbiamo fame ma non c’è il pane date al popolo brioches ma funti scadiasa e si piganta a puntasa a brenti che una sola lettera può sembrare insignificante ma se metti una “S” davanti a Cappellacci si scatenano risate grasse che spieghiamo alla gente che se un ragazzo e una ragazza scherzano insieme non vuol dire che stanno insieme e spieghiamo pure a quelli che su facebook pubblicano link con scritto tale concetto che probabilmente alla gente non frega un caXXo di loro manco fossero William e Kate che il sindico dice che Mauro Pili legge poco e non capisce e si incasina anche con la tabellina del 2 e una volta ha firmato la schedina con la X ma almeno hanno pareggiato e ha vinto 20 € che da tempo mi chiedevo quale fosse quella canzone che mi faceva cagare ma proprio cagare forte e all’improvviso lo scoprii che era “Estranei a partire da ieri” di Alessandra Amoroso efficace quanto la dolce euchessina e le fave di fuca ma se sei fabico non le puoi prendere che il Porto Corallo batte il Muravera e si aggiudica la cempions lig.

(foto dal profilo fb di Mauro Pili)

Leggere attentamente le avvertenze: L’editoriale ha il solo scopo di strappare una risata o un sorriso che di questi tempi sono merce rara senza la volontà di offendere nessuno ma mettendo alla berlina un po’ tutto. Il senso dell’humor è l’ultima libertà che ci rimane. E’ un medicinale, usare con cautela.