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Published on 5 Luglio, 2013 | by Vanessa Usai

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Baretti, chiude anche l’Iguana: la protesta corre su Facebook

La signora Maristella Argiolas non vuole parlare. E’ troppa l’amarezza. Dopo 12 anni la sua attività, il chiosco bar Iguana, chiude i battenti. “Non abbiamo chiuso, ci hanno fatto chiudere”, precisa la signora Argiolas con un filo di voce.  E l’ennesimo bar sul Lungomare Poetto a dover abbassare la saracinesca. L’Iguana informa i “gentili clienti” attraverso la propria pagina Facebook, il mezzo che la titolare ha scelto di utilizzare anche per rendere pubblica la lettera di licenziamento inviata, suo malgrado, ai tre dipendenti.

“Non capisco il motivo per cui, pur essendo sempre stata in regola, non mi sono stati concessi i 60 giorni previsti dalla legge per poter fare ricorso contro l’annullamento dell’autorizzazione edilizia”, scrive la signora Argiolas, riferendosi alla chiusura imposta il 25 giugno scorso dal Comune di Cagliari. “L’Iguana presto presenterà ricorso e spera di cuore che la giustizia faccia il suo corso…e ci renda dignità”, aggiunge la titolare del baretto. Sì, perché “se mi tolgono il lavoro mi tolgono la dignità, mi tolgono tutto”, scrive la Argiolas, precisando di essere “una lavoratrice onesta e con la fedina penale pulita, ho fatto tutto ciò che mi hanno chiesto dall’inizio alla fine e così continuerò a fare”.

Il 25 giugno il dirigente del Servizio Attività Produttive del Comune di Cagliari ha ordinato la chiusura immediata dell’Iguana perché gli uffici dell’edilizia privata avevano annullato il 10 giugno, dopo 12 anni, l’autorizzazione edilizia del chiosco bar, senza che la titolare potesse presentare ricorso.

Già il giorno dopo, denuncia l’imprenditrice, un furgone vendeva in strada alimenti e bevande, con tanto di tavolini sistemati in spiaggia. “E sarebbero queste le regole? Questa è la giustizia?”, si chiede la donna.

Intanto anche i suoi tre dipendenti dal 28 giugno sono a spasso. “Con grande dolore ho consegnato queste lettere di licenziamento e non mi darò pace fino a quando non avrò giustizia”, scrive la titolare su Facebook, dove pubblica anche il testo integrale della lettera.

L’Iguana è solo l’ultimo dei chioschi ad essere chiusi al Poetto per presunte irregolarità. In una situazione sempre più confusa e incerta, che ormai si protrae da mesi, l’unica certezza sotto gli occhi di tutti è che la spiaggia dei cagliaritani, priva di servizi in piena estate, si trova in uno stato di assoluta desolazione.

 

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