Archivio

Published on 21 Giugno, 2013 | by Gianni Agus

0

Lo sfratto e la battaglia di Sara: “Quella casa è mia”

Girava e rigirava nervosamente per il cortile della casa dalla quale è stata buttata fuori. Con lei i carabinieri e un gruppo di amici. Poco distante, seduto nel cortile della stessa casa, Francesco Colizzi, l’uomo che, secondo il giudice, è il titolare della casa.

Una casa colonica, ex Laore, in località l’Annunziata. La storia è quella di una occupazione (l’edificio – Colizzi nega – era in stato di abbandono) e di uno sgombero coatto. I protagonisti Sara Lecis da una parte e Francesco Colizzi dall’altra. In mezzo carte bollate, sentenze e un esito che è sotto gli occhi di tutti: una mamma con una figlia lasciata per strada.

A difendere la mamma, originaria di Serrenti, tutti i castiadesi, amministrazione comunale compresa. Dall’altra parte Colizzi, come ci ha spiegato, vede attorno “solo terra bruciata, ma non è giusto neppure questo, il problema qui non è Colizzi contro Lecis, è molto più ampio. E io adesso sto vivendo qui come un recluso”.

Nel frattempo Sara deve ancora recuperare una parte della sua roba. E non sa ancora dove andare a dormire.

Durissima la presa di posizione di Irs che attraverso Bettina Pitzurra spiega come “l’assegnatario, che risulta essere il “presunto proprietario”, è stato denunciato per appropriazione indebita di beni privati e personali, in quanto si rifiuta di restituire alla giovane madre tutto ciò che possiede dentro l’immobile tra cui: automobile, documenti e medicine  della bambina”.

Commenti

Commenti


About the Author



Comments are closed.

Back to Top ↑