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Published on 10 Giugno, 2013 | by Nino Melis

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Due proposte di cittadinanza onoraria all’ombra del Poligono

Villaputzu per il procuratore Domenico Fiordalisi, Perdasdefogu per il generale Carlo Landi .

Paese che vai, cittadinanza che trovi.  In offerta .

Il sindaco di Villaputzu, Fernando Codonesu ( Pd ), ha annunciato che proporrà al consiglio comunale la concessione della cittadinanza onoraria a Domenico Fiordalisi,il procuratore di Lanusei titolare dell’inchiesta sui veleni di Quirra.
Dieci anni fa a Perdasdefogu erano stati alcuni collaboratori di un altro sindaco, Walter Mura, anche lui del Pd , ad avanzare ipotesi analoga a favore del generale Carlo Landi, da pochi mesi al comando del Poligono Interforze del Salto di Quirra.
Al momento non è dato sapere quale esito avrà la proposta del sindaco Codonesu.

Quella dell’amministrazione foghesina era stata lasciata cadere, anche in conseguenza del trasferimento anticipato del generale Landi ( settembre 2013 ) cui lo Stato Maggiore dell’Aeronautica aveva affidato il comando del prestigioso Centro Sperimentale di Volo di Pratica di Mare, praticamente l’istanza superiore al Poligono del Salto di Quirra.
Ironia della sorte: il generale Carlo Landi figura tra i 20 indagati per l’inquinamento del Poligono, che il procuratore Fiordalisi sostiene essere la causa di malformazioni e morti sospette per tumore.
Di diverso parere sono i difensori dei militari che esibiscono le perizie effettuate a suo tempo dall’Università di Siena e dai chimici della Sgs . Anche loro figurano tra gli indagati.
Prima di decidere sull’eventuale rinvio a giudizio degli imputati, il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Lanusei, Nicola Clivio, ha pertanto predisposto una superperizia, affidata al professore del Politecnico di Milano, Mario Mariani Il docente universitario dovrà eseguire un nuovo campionamento per verificare la presenza delle sostanze indicate nel capo d’imputazione formulato dal pm (uranio, uranio impoverito, torio e cadmio tra gli altri).
I campionamenti dovranno essere eseguiti entro il mese di giugno alla presenza dei soli tecnici di accusa e difesa, mentre per il 17 luglio è stata fissata una udienza tecnica per eventuali aggiornamenti.
I risultati dei test dovranno poi essere confrontati con quelli ottenuti dai ricercatori dell’Università di Siena e dai chimici della Sgs In attesa del risultato delle analisi, atteso non solo dagli indagati ma anche dagli amministratori e dalle popolazioni del territorio su cui gravita il Poligono, non resta che rimarcare il diverso contesto in cui sono maturate le proposte di cittadinanza onoraria a due personaggi destinati a svolgere un ruolo diametralmente opposto nell’inchiesta odierna sui veleni di Quirra.
Nel 2012 i veleni, per fortuna solo diplomatici , avevano interessato direttamente i due paesi principali del Poligono in Ogliastra e nel Sarrabus, a causa del ventilato trasferimento del Pcc ( punto di comando e controllo) da Perdasdefogu a Capo San Lorenzo (Villaputzu).
I cittadini di Perdas si erano mobilitati ed avevano istituito un presidio permanente all’ingresso del Poligono. Il generale Walter Mauloni , allora comandante del Poligono, era stato trasferito sull’onda delle proteste .
Il comandante subentrante, Carlo Landi, aveva risolto entro poche settimane la spinosa questione senza scontentare gli amministratori e le popolazioni dei due paesi con le stellette. In questo clima di stima e riconoscenza era maturata a Perdasdefogu la proposta di cittadinanza onoraria .Una stima che si era rafforzata a seguito dell’intervento delle autobotti militari per abbeverare le greggi degli allevatori presenti nel Poligono, colpiti da una stagione siccitosa senza precedenti.
ll generale Landi risulta essere stato il primo comandante del Poligono a far adottare un piano di valutazione dell’impatto ambientale prima di ogni sperimentazione, sia militare che civile.
Oltre a promuovere pulizia di ampie aree del Salto di Quirra e della spiaggia di Capo San Lorenzo .
In data 3 dicembre 2013 il consiglio comunale di Perdasdefogu presieduto da Walter Mura aveva votato all’unanimità un documento di ringraziamento al generale Carlo Landi per l’azione svolta << con spirito di correttezza, trasparenza e spirito di collaborazione con la popolazione .
Oltre alla disponibilità dimostrata nel concorrere con uomini e mezzi ad attività di protezione in favore della popolazione>>

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