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Published on 17 Novembre, 2008 | by Sardegna Vacanza

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Muravera. La storia

Muravera, cosi come ci testimoniano i ritrovamenti archeologici del complesso megalitico di Piscina Rei e il Nuraghe Scalas, è stato abitato fin dal 5000 a.C. Da principio fu oggetto di insediamento da parte di Fenici e Punici e divenne solo poi dominio di Roma. Alla caduta dell’impero, Muravera entra a far parte del più meridionale dei giudicati, quello di Kalari, e divenne parte integrante della curadoria di Sarrabus, le cui attività caratterizzanti erano certamente l’agricoltura, la pastorizia, e i prodotti che si ricavavano dalla perenne sfida dei mari. Ville che facevano parte della curadoria in questione erano certamente Murahera, Petrera, Carruti e Sorrui. Petrera, così nominata a causa della presenza abbondante di pietre, costituisce ancora un rione della moderna Muravera, non distante da Santa Lucia. Villa Carruti, non distante da Petrera, era la villa maggiormente popolata rispetto a quelle prese in considerazione. E villa Sorrui, situata dove oggi si trova la Torre dei dieci Cavalli, comprendeva le chiese di San Giovanni, san Giorgio, Santa Maria e Santa Marta. Delle ultime due oggi conserviamo solamente il ricordo. Seppure molto popoloso, venne abbandonato tra il XIV e XV secolo. Murahera si trovava vicino alle chiese di Sant’Anna e San Nicola. E il toponimo dovrebbe risalire al “Mura” sardo, che letteralmente significa albero e frutto del moro gelso e “Vera”, coltivata o commestibile. Triste è stato il destino di questa terra perennemente oggetto di feroci attacchi da parte dei pirati. In alcune circostanze fu possibile per gli abitanti respingerli, molto più spesso questo non fu possibile. Questo dovette incentivare nel 1600 la costruzione di diverse torri che ebbero come scopo quello di proteggere le coste. Ricordiamo la Torre delle Saline, la torre dei Dieci Cavalli, e la Torre di Capoferrato. Nel XIII secolo Muravera passa ai Visconti, giudici di Gallura, diventerà dominio pisano e nel XV secolo verrà conquistata dagli aragonesi che imposero il disastroso regime feudale. Sarà feudo dei Carroz, famiglia fortemente interessata alla conquista della Sardegna, signori di Quirra. Ma famiglia d’importanza in Muravera fu anche quella dei Cappai, conti di Villasalto. La storia di Muravera conoscerà cambiamento degli di nota solo nel 1839 quando anche sull’isola il feudalesimo verrà abolito. I territori del Sarrabus diverranno proprietà del comune, e la famiglia che conquistò un discreto potere fu allora quella dei Sulis.

 

Claudia Zedda

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