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Published on 17 Novembre, 2008 | by Sardegna Vacanza

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Archeologia. (Muravera)

Il territorio è ricco di residui archeologici, spesso collocati in luoghi impervi da raggiungere, che ci informano di un epoca precedente addirittura a quella nuragica. Si tratta di strutture nascoste oramai dalle vegetazione, ma pur sempre solide e stabili, scavate nella pietra o composte dalla stessa. Le prime strutture delle quali intendiamo parlare sono certamente le Domus de Janas. I sardi le intesero come le piccole dimore delle fate che abitavano i luoghi distanti dai villaggi. Ecco che il folklore isolano pensa alle Janas il più delle volte, come ad esseri di ridotta dimensione, creature divine o demoniache. Il carattere morale normalmente implica la bellezza o la bruttezza delle creature misteriose, bellissime quando buone, orripilanti quando crudeli. In verità le domus sarebbero delle strutture funerarie costituite tra il IV e il III millennio a.C. da popolazioni che sopraggiunsero in Sardegna attraversando i mari, pacifiche, probabilmente votate ad un culto del sole, del toro e della luna (culti diffusi in tutto il mediterraneo), che pare abbiano trasmesso agli antichi sardi.

Di notevole interesse archeologico inoltre risultano essere i menhirs, o pedras fittas, come più comunemente vengono nominati in Sardegna. Si tratterebbe di pietre megalitiche, infisse nel terreno. Ne esistono di completamente lisce, che riprendono chiaramente un simbolismo fallico, altre invece riporterebbero il segno della fertilità femminile, le mammelle, andando a rappresentare la divinità femminile, la Dea Madre. Costruiti immaginiamo intorno al 3300-2500 a.C, vennero adorati a lungo, tanto che ancora Gregorio Magno nel 594 d.C. scriveva ad Ospitone, che egli, unico fra i sardi a non adorare più pietre, avrebbe dovuto aiutarlo nella pesante opera di cristianizzazione.

La zona inoltre è ricca di nuraghes, che vennero costruiti in Sardegna tra il 1800 a.C. fin al VI secolo a.C. Resti dell’età punica sono visibili nell’unico esemplare rimasto rappresentato dalla Fortezza di “Baccu di Monte Nai” risalente al V sec. A.C. L’opera di colonizzazione da parte dei romani, avvenuta nel Isecolo a.C, è presente nei resti di vari villaggi.

Da Visitare:

  • Domus de Janas di Monte Nai
  • Complesso megalitico “Cuili Piras”
  • Complesso megalitico di “Piscina Rei”
  • Complesso megalitico “Nuraghe Scalas”
  • Complesso megalitico “Baracca Su Entu”
  • Nuraghe Murtas
  • Nuraghe “S’Acqua Seccis”
  • Nuraghe “Ponzianu”
  • Nuraghe Sa Spadula
  • Tomba “Arcu Ziu Marinu
  • Tomba “Arcu Ziu Marinu

Claudia Zedda

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