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Published on 20 Luglio, 2018 | by Redazione

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Via al Faber Festival: Tempio rende omaggio a Fabrizio De Andrè

faber festivalLa città di Tempio rende omaggio al celebre cantautore Fabrizio De Andrè che aveva scelto questa piccola città di pietra come la sua casa. A Genova era nato e vissuto mentre la Sardegna e Tempio le aveva scelte.

Il Faber Festival, una kermesse piena di gioia e di felici intuizioni, tra musica e poesia, è organizzata in collaborazione tra il Comune di Tempio, la Fondazione Fabrizio De Andrè, Iskeliu e Bottega nomade, con la direzione artistica di Sandro Fresi. Si terrà in città sabato 21 luglio in tre luoghi diversi: Piazza De Andrè ( ore 11.30 e ore 18.30), Piazza Italia (ore 19.30) e piazza Gallura (21.30).

La mattina alle ore 11:.30, in piazza Fabrizio De André, il Faber Festival incontrerà, con reading musicale, Props, il festival dei gesti, dei sentieri e delle favole dell’associazione Bottega No-made.
A rendere speciale l’evento cantautrici di talento come Claudia Crabuzza, Alessandra Ravizza Rebis, Ilenia Romano e Irene Loche. Tra i musicisti e gli artisti in scena, Andrea Megliola, Caterinangela Fadda, Edmondo Romano, Salvatore Luzzu, Stefano Romano, Fulvio Accogli ed il Faber Brass Quintet.

La sera, dalle ore 18.30 in piazza Fabrizio De André, i concerti di Alessandra Ravizza Rebis e Ilenia Romano saranno introdotti dal FABER BRASS QUINTET che alle 19.30 si sposterà in Piazza Italia dove si esibiranno Claudia Crabuzza e Irene Loche.Ultima tappa alle ore 21:30, in Pizza Gallura, con il concerto notturno.

Per l’evento Tempio si presenterà a colori. Proprio ieri l’Associazione Color art ha dato il via all’operazione lastricolor che ha cambiato il volto del centro storico. Colori che ricordano le vele colorate di Renzo Piano, progettate dal famoso architetto per ricordare l’amico nella piazza a lui intitolata dinanzi allo Spazio faber.

“A Tempio musicisti, cantanti, attori, saltimbanchi e spettatori di ogni dove” racconta il musicista e direttore artistico Sandro Fresi “si abbracciano stupiti, commossi, sorridenti sotto le vele colorate di Renzo Piano, che si avvolgono come per incanto diventando le matite di Faber sul calar della sera. Metafora di una vita intensamente vissuta a raccontare gli ultimi con le parole cangianti della poesia sospinta dall’immaginifica forza del vento. A Tempio, tutti noi amiamo Fabrizio De Andrè”.

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