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Muravera

Published on 14 Maggio, 2016 | by Gianni Agus

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Massaggi, psicologia e disponibilità: ecco chi ha “salvato” il Muravera in serie D

“Marco, rimettimi in sesto, domenica voglio giocare”. E via di massaggi su quel lettino che ha visto passare tutti i calciatori del Muravera, dal primo all’ultimo.

Perché adesso, dai, possiamo dirlo: la fantastica salvezza conquistata dal Muravera nel primo campionato di serie D è anche merito di Marco Nibbio, massaggiatore infaticabile e sempre presente.

E poi un dato oggettivo: nessuno – tranne Fabio Vignati per una piccola elongazione – ha saltato una partita per problemi muscolari.

“E’ molto importante – spiega Marco, 36 anni – la fase preventiva. Poi, per far bene questo lavoro, bisogna entrare nella testa dell’atleta, essere psicologici”. Marco ci è riuscito molto bene, fuori da quella stanza col lettino sembrava ci fosse la fila. “Mi ha fatto piacere vedere che i ragazzi si fidavano di me. Alcuni a dire la verità mi hanno fatto sudare le proverbiali sette camice”.

Una fatica (quasi) solo fisica perché “anche il massaggiatore deve essere preparato dal punto di vista atletico, una stazza come quella di Alessandro Arrus per esempio, quasi due metri d’altezza, necessita di un grande sforzo fisico da parte mia. Molto meno invece uno come Sergio Nurchi”. Ma su quel lettino uno dei più affezionati è stato proprio il portierone giallobù: “E già, sia lui che il secondo portiere Enrico Galasso – dice Marco con un sorriso –  però, ripeto, ci sono passati tutti”.

L’esame per diventare massaggiatore Marco lo ha sostenuto nel maggio del 2014, dopo un corso a Cagliari presso l’istituto di terapie corporee. Una passione nata in montagna nel 2009 durante una stagione come aiutante in un centro benessere. Per poi scoprire che quelle mani miracolose le aveva nel suo Dna: “Se non sei portato – ha aggiunto Marco – i risultati non saranno mai soddisfacenti. Con questo intendo che bisogna anche porsi con simpatia ed essere disponibili”.

Quante caviglie fasciate, ghiaccio e bendaggi di ogni genere. “Mi piacerebbe continuare nel Muravera – ha detto ancora Marco – anche se sono arrivate altre proposte. Il mondo del calcio mi ha fatto crescere tanto dal punto di vista professionale”.

Il futuro, insomma, potrebbe essere ancora nel Muravera Calcio (“A proposito, vorrei sottolineare che con il mister Marco Piras mi sono trovato davvero molto bene”).

Nel frattempo, durante l’estate, a chiamare è il lavoro all’interno dei villaggi turistici. E poi un centro tutto suo a Muravera dove accogliere e trattare i muscoli degli atleti e non solo. L’apertura è prevista nei prossimi giorni “ma per scaramanzia attendiamo l’ufficialità”.

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