Costa Rei

Published on 22 Maggio, 2016 | by Redazione

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“L’isola è tutta bella ma i viaggiatori scelgono Costa Rei e il South Sardinia”

Il primo gesto al mattino, non appena aperti gli occhi, è accendere la radio. Radio Italia, solo musica italiana. Solo dopo la giornata di Andrea Cavallo, direttore da cinque anni del villaggio Veraclub Suneva di Costa Rei, può iniziare.

Sarà anche per questo che l’anno scorso Radio Italia per una settimana ha trasmesso direttamente dal Suneva, “e non avete idea di quanto ci siamo divertiti, io loro e tutti gli ospiti”. Quattro stelle, 138 camere, 7,5 ettari di libertà prima di tuffarsi nel mare di Costa Rei.

Un luogo talmente incantevole che Andrea, nonostante tempo fa avesse sottolineato come una sua prerogativa fosse quella di “in ogni villaggio massimo due anni”, ha chiesto (e ottenuto) di restare qua. Una richiesta che non poteva essere rifiutata visto che negli anni scorsi è stato premiato (anche se lui non ne ha fatto cenno) come uno dei migliori direttori Veratour.

Classe 1970, origini pugliesi, ha iniziato la sua avventura da direttore nel nord Sardegna, tra Alghero e Baia Sardinia nel 2001. Poi in giro per il mondo, alle Maldive in particolare. Sino allo sbarco a Costa Rei nel 2011, in quel sud Sardegna che lo ha conquistato: “La Sardegna è bella tutta – spiega Andrea – ma un viaggiatore, soprattutto uno straniero, non può che preferire la Sardegna del sud, molto più naturale rispetto ad un nord sofisticato”.

Poi spiega meglio. “Prendiamo Porto Cervo, in tanti vanno lì solo per farsi notare, per dire “io c’ero”, per fare shopping”. Più qualità al nord? “Non direi -aggiunge – anche qui in tante strutture c’è la qualità. Certo, mancano alcune cose come ad esempio dei ristoranti d’eccellenza”.

Il Suneva sta per inaugurare la stagione 2016 (28 maggio). Andrea annuncia tante novità e rivela qualche piccolo segreto: “La terrazza per le colazioni -ha detto – la sera diventa un ristorante alternativo a base di aragosta. Una offerta ai clienti, senza alcun extra. Ogni sera, a rotazione, il servizio è dedicato a 25 ospiti”.

Rapporto molto diretto con tutti, precisione e generosità. Come quando lo scorso anno, allertato per qualcosa di strano, si è precipitato in piscina nel cuore della notte: “Il custode – ha raccontato fuori dall’intervista – mi ha detto che qualcuno era caduto in acqua. Appena sono arrivato sapete chi c’era che si dimenava per restare a galla? Un asino. Non sapevo come ma dovevo salvarlo. Mi sono buttato in piscina in mutande, primo l’ho tenuto a galla poi con l’aiuto di altre persone l’abbiamo imbragato. Alla fine siamo riusciti a spingerlo fuori, non è stato semplice. Non ve lo immaginavate eh? Un Cavallo che salva l’asino”. Nel Suneva delle (belle) sorprese succede anche questo.

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