Opinioni

Published on 21 Ottobre, 2015 | by Sonia Agus

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Non mischiamo Is Animeddas con Halloween: sarebbe un oltraggio

Villaputzu si appresta a festeggiare Is animeddas, uno dei pochissimi paesi in Sardegna dove questa tradizione viene ancora seguita in tutto e per tutto dai bambini. La mattina del 31 ottobre infatti non vanno a scuola perché, armati di federina sulle spalle (oggi purtroppo si utilizzano anche gli zaini scolastici, bruttissimi da vedere) fanno il giro delle case, suonando, bussando e chiedendo ” Mi ddas fais is animeddas?”.

Chi apre la porta offre ai bambini qualsiasi cosa desideri, dal dolcetto al soldino, alla mandorla, al pane o quant’altro in memoria dei defunti. E chi non ne ha? Purtroppo ogni famiglia ha un defunto da ricordare, da onorare, e visto che a Villaputzu la tradizione ancora vive, ognuno di noi si prodiga nel preparare qualcosa in loro memoria. Ci si mette d’accordo tra i vicini di casa, per preparare i cesti colmi di offerte per i bambini, si prepara il pane fatto in casa, i dolci, si raccolgono le mandorle e le melagrane. Anche le maestre dell’asilo si organizzano con le mamme e portano tutti i bimbi a fare il giro del paese, di solito nei pressi dell’asilo stesso.

E’ una tradizione molto radicata, sentita dai villaputzesi. Ancora oggi all’uscita della chiesa dopo la messa dei defunti si offre il pane ai presenti, ma anche ai parenti e vicini di casa, ai conoscenti del defunto. Oppure c’è chi ancora segue l’usanza del sogno: ovvero quando si sogna un compianto la mattina seguente si offre ad un parente o vicino di casa un pacco di zucchero e caffè in memoria del defunto apparso in sogno.

Oggi purtroppo va di moda festeggiare in modo non consono questa importantissima tradizione. I ragazzi di oggi festeggiano diversamente e cioè con le feste in maschera perché ci siamo appropriati anche di Halloween, ricorrenza non nostra. Ma noi in questo siamo molto bravi, facciamo nostro ciò che ci piace, se poi il business viaggia a mille ancora meglio!

Comunque su questo poco da ridire, i giovani si divertano pure partecipando a queste feste, chiamate con il loro nome. Ma usare il nome della festività de Is Animeddas in una serata piena di maschere, streghe, ragni o addirittura in una sorta di party è davvero oltraggioso.

Chiamate le vostre serate di Halloween come credete, la serata dei mostri, nutella per i fantasmini, la notte dei ragni… Insomma attribuite un nome attinente, ma non usate il buon nome de “Is Animeddas”. Stiamo parlando di una tradizione tramandata di generazione in generazione, non si possono sposare certi contesti con il moderno, in questo modo. Dobbiamo insegnarlo ai nostri bambini, sono loro il nostro proseguo, la nostra testimonianza, insegniamo loro prima di tutto il significato, poi il rispetto e il valore di questa importantissima tradizione.

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