Opinioni

Published on 20 Maggio, 2014 | by Manuela Podda

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Cancro nel Sarrabus: una insana normalità?

In questi giorni tristi per il Sarrabus, rifletto. Il cancro è una brutta bestia.

Non riusciamo a sconfiggerlo e non guarda in faccia nessuno.

Non si preoccupa del fatto che una persona sia giovane, vecchia, che abbia o meno progetti da realizzare, posti da vedere, sogni da far avverare, bimbi da accudire.

Nella sua crudeltà, il cancro resta impassibile e cieco, e non fa distinzioni di sorta. Fa male sentire troppo spesso parlare di persone portate via dal cancro.

Persone che lottano con le unghie e con i denti, dando al mondo un esempio di forza che dovrebbe renderci migliori.

Fa male sentire chirurghi che, parlando di tumori alla tiroide dicono “Queste forme tumorali sono rare, ma lavori a…?”.

Queste forme tumorali vengono comunemente viste come più lievi perché nella gran parte dei casi fortunatamente si riesce a sconfiggerle senza conseguenze, ma pur sempre piccole bestie sono.

Quanti sono quelli che hanno dovuto affrontare prima l’asportazione della tiroide, poi un ciclo di radioiodio? E si fa tutto quello che si deve fare. Si prende una pastiglia che ti rende radioattivo per giorni, come fosse niente perché tanto, dicono, “Ormai quasi nessuno ha più la tiroide”.

E sei pure fortunato quando tutto si ferma lì! Un dono dal cielo. Altri tumori, altrettanto diffusi, sono più insidiosi.  Fa male che tutto venga visto come un’insana normalità.

Queste mie righe non vogliono suscitare scalpore o innescare polemiche ma allo stesso modo nessuno, quando anche solo si ipotizza che forse i casi siano troppi, dovrebbe tacciare qualcuno di antimilitarismo o egoismo e addirittura cercar di gettare un velo di silenzio sull’argomento.

Spesse volte, chi si è posto delle domande ha ottenuto nient’altro che questo in risposta. Non dovremmo vedere chi si preoccupa per la salute della propria comunità come un individuo becero e scomodo.

Si spera davvero che la nostra terra non sia sporca. Non bisogna cercare a tutti i costi un colpevole, anche perché forse non c’è. Si può discutere di tutto, ma scagliarsi gli uni contro gli altri non è il modo giusto per farlo! Chi lo sa, può essere anche che, come disse qualcuno noto ai frequentatori di youtube, “tanti sardi siano malati perché imparentati tra loro”.

Ma è lecito pensare che se così fosse, sarebbero strane parentele le nostre, laddove altrove (ma pur sempre in Sardegna), vediamo piccole comunità di centenari che vengono studiati apposta perché imparentati tra loro ma con ottimi geni…

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