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Published on 27 Febbraio, 2014 | by Gianni Agus

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“Tutti dicevano: ok Pigliaru ma non votate Codonesu”

Deluso “ma per il Sarrabus, non per il mio risultato personale”.

Fernando Codonesu è rimasto fuori dal consiglio regionale. Candidato da indipendente per Sel ha ottenuto nel complesso 1132 preferenze. Poche per essere eletto.

Ma sono state poche, molto poche (405), quelle ottenute nel paese che amministra, Villaputzu: “A giudicare dai risultati – ha spiegato Codonesu – non sono stato compreso neanche da una parte del mio stesso elettorato al quale però non rimprovero nulla”.

Il fatto è che “io sto rompendo con gli schemi del passato e questo non viene accettato”.

Per un attimo prova a scherzarci su: “Qualcuno mi ha detto che mi volevano sindaco e basta, per questo non mi hanno votato”.

Poi ritorna serio: “Nel Sarrabus  c’è un centrosinistra farlocco che ha visto in me un problema regalando il territorio a Cappellacci. Hanno impartito indicazioni ufficiali affinché io non venissi votato. Io sono tranquillo, non ho problemi di aspirazioni personali ma per il Sarrabus vedo un futuro ombroso: avevamo le potenzialità per eleggere tre rappresentanti e ci ritroviamo ad essere la cenerentola della Sardegna“.

Perché, come sottolinea il primo cittadino, prevale una logica di divisione: “I fatti dimostrano – spiega – che io sono troppo al di fuori delle beghe di campanile. Siamo l’unica zona che non ha capito come si affronta una elezione a livello più alto, servono politiche unitarie, siamo la cenerentola della Sardegna per colpa nostra, della popolazione”.

Codonesu, infine, respinge le accuse di chi dice che non ha voluto il dialogo con il Pd locale: “E’ una cosa ridicola, ho sempre dialogato, è solo aria fritta”.

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