Fallo Laterale

Published on 5 Novembre, 2013 | by Zio Corraz

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Turiste affamate ma il ristoratore le rifiuta: “Scusate, sono gay”

Ha dell’incredibile quanto accaduto qualche giorno fa alle 14.59 in una nota località turistica della costa sarrabese di cui non faremo il nome per evidenti motivi di privacy.

Trascorreva serenamente l’ennesima giornata di caldo torrido di questa estate che sembra non voler finire mai. Tre giovani e arrapate turiste svedesi, Wilma, Emma e Olivia, consigliate da altre amiche a visitare la ridente località balneare sarrabese e non solo per la bellezza delle spiagge e dei suoi monumenti, prendono il primo volo disponibile direzione Maloccu, Castiadas.

Entusiasmo alle stelle e una sana voglia di trasgressione dentro la valigia. Arrivate felicemente a “non si può dire”, decidono da subito di fare una salutare passeggiata finché, cammina cammina, giungono all’ingresso del noto ristorante “Su pistòccu ammoddiàu”.

E’ qui che l’attenzione delle 3 piccole porcelline si concentra spudoratamente verso l’aitante figura del gestore che, infradito e tutto sudaticcio, infila interminabili sequenze di flessioni in attesa della chiusura pomeridiana.

Neanche il tempo per le poverette di proferire parola che il ristoratore le aggredisce verbalmente urlandogli: “Ma non li leggete gli articoli di Gianni Agus su Sardegna Sus-Est? Qui dopo le 15 si chiude, deu no si fazzu mancu unu brod’e fa!”.

Non aveva capito che le ragazze non volevano mangiare, perlomeno non cibarsi in senso -diciamo così- tradizionale…

Passato qualche interminabile minuto di amletici dubbi a chiedersi innanzitutto chi cavolo fosse Gianni Agus, le ragazze tornano alla carica col ristoratore: Wilma gli lancia occhiatine maliziose, Emma lo fissa dall’alto verso il basso fermandosi a metà, Olivia si leva audacemente il cappotto.

Il ragazzo, finalmente accortosi del reale interesse del trio, decide di fare “coming out” e per fugare ogni dubbio al riguardo mostra alle sconcertate turiste una immaginetta di Niki Vendola nudo sotto la doccia.

Delusione e sconcerto da parte delle ragazze che in segno di protesta si denudano in piazza come neanche le famigerate “femen” russe: peccato abbiano dovuto ripiegare e anche molto velocemente verso la collina perché inseguite da un branco di esagitati “vu cumprà” multietnici che apparentemente dormivano accucciati all’ombra un gigantesco carrubo.

Insomma, una figuraccia dopo l’altra, e l’ennesimo brutto colpo all’immagine turistica della nostra zona.

Ricordiamo ai nostri lettori il recentissimo caso delle 3 turiste ricoverate in avanzato stato di denutrizione al San Marcellino a causa del ristoratore Peppino, che alle ore 15 negò alle poverette un piatto di spaghetti allo scoglio. Insomma, dal menù alla carta, al brodino in bianco. Come in bianco sono andate le 3 turiste scandinave.

Laconico il commento del sindaco: “Meglio una stagione in bianco, che una stagione in rosso…”. Che abbia ragione lui?

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