Porto, benefattore regala una palma. E si attende il 2014

Un pomeriggio ventoso accompagna a i lavori di abbellimento al Porto di Villaputzu, in cui gli operai sono impegnati a trapiantare una palma nell’aiuola all’ingresso: è un dono di Adriano Sanna, generoso villaputzese ed ex presidente della Pro Loco.

Ne è soddisfatto Antonio Farris, giovane direttore della Marina di Villaputzu, che di rientro dall’esperienza al salone nautico di Genova, racconta le sue sensazioni.

Cos’è intanto, per i non addetti ai lavori, il Salone Nautico di Genova?
“E’ un appuntamento molto importante per quanto riguarda la nautica nazionale e internazionale. Grazie alla Regione Sardegna abbiamo potuto allestire uno stand per promuovere la società e per dare più visibilità a questo settore che nonostante la crisi è sempre molto vivo. E’ fondamentale partecipare in modo da avere più contatti possibili. Per esempio siamo riusciti a stringere un accordo con Marina Now, un’agenzia di prenotazione online dei posti barca gestita da alcuni giovani di Sassari, che intendono far diventare la loro società una leader di questo settore”.

Cosa si può fare ancora per il porto di Villaputzu?
“C’è tanto da fare. Vogliamo sicuramente sfruttare uno spazio per utilizzarlo come porto a secco per le imbarcazioni dai 5 ai 24 metri e potrebbe essere un’ottima potenzialità per Porto Corallo anche perché è una caratteristica nuova, che tanti porti ancora non hanno. I progetti sono tanti ma serve soprattutto il tempo e per il momento è quello a mancare”.

Si riferisce alla privatizzazione del porto, in programma a dicembre? Mese in cui scadrà anche il suo contratto?
“Sì. Essendo in balìa degli eventi è difficile anche sbilanciarsi. Sarebbe bellissimo se in paese si costituisse una società di giovani intenzionati a gestire e prendersi cura della Marina di Porto Corallo. Non per essere campanilista, ma sarebbe davvero una cosa positiva per Villaputzu”.