Opinioni

Published on 29 Agosto, 2013 | by Piera Conconi

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Donne e violenza: bene le associazioni ma non bastano

Esistono donne che ogni giorno combattono dure battaglie, una di queste è, senza dubbio, Patrizia Desole. La conosco da una vita ed è sempre stata in prima linea al fianco dei più deboli e indifesi.

E’ riuscita a creare una struttura (insieme ad un team di altre donne coraggiose) all’interno della quale donne e bambini possano non solo sentirsi al sicuro, ma anche ritrovare sé stessi e recuperare dignità e  forza per continuare a vivere e convivere coi propri pari nella società.

Io credo però che le associazioni come quelle delle quali si parla nell’articolo (http://www.sardegnavacanza.com/2013/08/donne-vittime-di-violenza-anche-nel-sarrabus-denunciate-al-1522/) non bastino, è la nostra mentalità che deve cambiare, la violenza non può e non deve convivere con la felicità delle persone. Non si può sempre trovare una scusa agli atti di violenza perpetrati alle donne, ai bambini e, perché no, agli uomini. Dobbiamo non accettare gli atti violenti anche quelli che sembrano più insignificanti e che per questo si ripetono nel quotidiano senza che noi li riconosciamo come tali.

Patrizia e le sue collaboratrici si occupano principalmente di donne e bambini maltrattati dagli uomini, ma purtroppo il discorso non finisce qui. Violenza è, a mio avviso, mancanza di rispetto nei confronti del tuo prossimo sia esso un adulto o un bambino, cercando di esercitare su quella che diventa subito una vittima, il potere che fa sentire onnipotente il carnefice.

Ma come si può cambiare la mentalità delle persone? Non è facile.

E’ necessario, a mio avviso, parlare del problema, bloccare sul nascere atteggiamenti che possono portare a comportamenti poco corretti. I luoghi dove iniziare questo processo sono principalmente due: la famiglia e la scuola. (la foto è tratta da irpsicologia.it)

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