Muravera punta sulla comunicazione 2.0

“Acceso l’infopoint Wifi, sarà il tassello definitivo del Sarrabus verso un posto da protagonista nell’offerta turistica regionale”

(di Lazzaro Cadelano)

La parola d’ordine è “collaborazione interna e apertura esterna”. Parla Marco Fanni, sindaco di Muravera. Classe 1966, una laurea in giurisprudenza, imprenditore turistico che per un decennio ha lavorato per lo sviluppo di questo settore nel muraverese e in prospettiva in tutto il Sarrabus. Sindaco di Muravera dal 2010, dopo tre anni ha messo a segno un’importante conquista verso un turismo sempre più all’altezza di una zona ricca e interessante dell’Isola: l’InfoPoint Wifi. La comunicazione alla base della crescita turistica, ma non solo web, stampa e i mezzi tradizionali.

Turismo e Sarrabus: è solo uno slogan o può essere realtà? Lo è già, deve ancora esplodere?

È una realtà. I flussi turistici non sono mai mancati e si tratta di numeri importanti, circa 10 mila posti letto. Ma c’era una necessità: orientarli. Questa è stata la chiave, dare un’offerta valida puntando sul turismo sostenibile. Attore fondamentale del meccanismo è la popolazione locale, ecco perché parlo di integrazione. Bisogna vivere e far vivere il territorio puntando sul patrimonio ambientale e sui punti di forza identitari.

Di che cosa ha bisogno questa zona per inserirsi a pieno titolo nell’offerta turistica isolana?

È necessario far emergere le caratteristiche identificative: le spiagge, il paesaggio marino, le zone lagunari, la montagna. Il patrimonio è strategico come la politica da adottare: si tratta di mettere a sistema tutto ciò che si può offrire. Ecco quindi spiegata la scelta di puntare su una mappatura che consente di garantire una fruizione non solo maggiore, ma mirata, in modo che il turista possa goderne con facilità.

E nello specifico, il comune di Muravera cosa ha fatto e cosa sta facendo in quest’ottica?

Anzitutto siamo partiti coinvolgendo tutti gli operatori favorendo lo sviluppo del commercio elettronico. Abbiamo lavorato con le scuole e soprattutto con le strutture ricettive. Siamo partiti da una considerazione: l’obiettivo è di tutti. E così è stato elaborato, condiviso e sviluppato. Ci sono stati circa cento incontri, documentati, in cui sono state raccolte le istanze. Abbiamo individuato le debolezze e i punti di forza e così è stato facile capire dove intervenire e su cosa puntare.

Quanto ha inciso la nuova strada a scorrimento veloce e quali possibilità apre per il Sarrabus?

Tantissimo. La nuova strada semplifica anzitutto il rapporto con gli altri centri: non è più un viaggio, ma un semplice spostamento. Così il rapporto con i comuni limitrofi è stato facilitato. Il progetto “Visit south Sardinia” non era più un concetto teorico ma ancora più concreto grazie alla rete che si è creata tra noi, Cagliari, Villasimius, Domus de Maria e Pula. Si è potuta attuare una promozione congiunta andando a toccare un tasto dolente: i costi dei trasporti. Ma grazie a un’intelligente politica sviluppata con Tirrenia si è potuto offrire degli sconti che hanno incentivato e dato un senso pratica al progetto. L’essenza del piano è questa: collaborazione interna, apertura esterna.

Non c’è turismo senza comunicazione: quali strumenti ha scelto per rendere Muravera “2.0”?

Credo tantissimo nella comunicazione e in particolare nei nuovi strumenti 2.0. Ci siamo attrezzati in questo senso puntando anzitutto a rimpiazzare una rete tecnologica obsoleta e aprendo alla comunicazione in tutti i canali: web, informazione a mezzo stampa, tecnologia comunicativa locale e iperlocale. E poi c’era bisogno di trovare uno strumento facile e immediato: InfoPoint Wifi. Grazie a questa tecnologia da oggi possiamo offrire tutta Muravera in pillole, dando al turista tutte le informazioni in maniera rapida e semplice: “ a portata di scroll, direttamente in mano su smartphone e tablet”.