Castiadas vs Villasimius: “Ora prendetevi anche la nutrie”

No, non poteva finire con una stretta di mano tra gentiluomini, quello che il Comune di Castiadas ha considerato un vero e proprio scippo.

Le neonate tartarughine “caretta caretta”, prelevate dalle bianchissime sabbie di Cala Sinzias per essere rilasciate nelle acque di Santa Caterina a Villasimius, sono ormai diventate un caso politico.

Partono così i primi colpi bassi, a suon di dichiarazioni al vetriolo postate sui principali social.

Non regge la scusa della pur forte mareggiata, motivazione che gli esperti hanno addotto per giustificare il trasferimento forzato dei piccoli rettili. “Praticamente non erano neanche nate, come potevano sapere che avevano paura dei cavalloni?”, esclama un signore dalla faccia visibilmente delusa.

Un altro giovane chiede insistentemente come mai non sia stato chiesto un parere alla madre, ma non è ancora chiaro se si riferisse alla propria madre o a quella delle tartarughine.

Ennesimo mistero in una giornata ricca di colpi di scena. Altri osservano che forse non è stata proprio un’idea geniale, quella di liberare quei cuccioletti in acque popolate da numerosi predatori marini.

Tanto per essere chiari, si passa dalle sfigatissime sparlotte di Cala Sinzias, ai famigerati grompi lunghi anche 6 metri che girano al largo di Serpentara.

Tantissimi i commenti su Facebook e Twitter, arena virtuale dei nostri tempi, mentre su Badoo un signore chiede disperato chi è quella tipa che si vede in perizoma nel servizio del TG Regionale.

Intanto una delegazione di amministratori castiadesi si appresta a recarsi in quel di Villasimius con al seguito centinaia di nutrie stipate su svariati containers. “Hanno sofferto terribilmente le ultime mareggiate, sono sfinite ed ancora impaurite. Vorremmo lasciarle in un posto più idoneo e sicuro, siamo sicuri che gli esperti prenderanno a cuore anche il loro caso…”, dice convinto uno di loro. Finalmente scoppierà la pace?