Fallo Laterale

Published on 7 Giugno, 2014 | by Zio Corraz

0

Muravera sotto assedio, piazza mercato occupata dagli zingari

Sono arrivati. Sono in tanti. Peggio delle lumache alle prime piogge.

E’ uno scenario a tinte cupe quello che si presenta dinnanzi agli occhi degli increduli abitanti muraveresi: un gigantesco accampamento di nomadi è sbucato dal nulla in Piazza mercato, vicino l’ex mattatoio.

“E’ uno schifo – dichiara stizzita una giovane signora – prima i marocchini, poi i senegalesi, i cinesi e ora gli zingari. Ci manca solo che arrivino i “seuesi” a rubarci il pane e poi ci toccherà emigrare anche a noi!!”.

“Ma le vedete quelle?”, incalza indignata una sua amica mentre indica un gruppetto di mamme nomadi intente a lavare i propri bambini nelle putride e verdognole acque del canalone: “neanche il sapone gli mettono a quei poveretti…”.

Ma questo è solamente l’inizio di una lunga giornata di passione. Camper di ignari turisti occupati da baffuti capoclan che non potevano chiedere di meglio dalla vita che trovarsi davanti a fiammanti roulotte da insudiciare.

L’odore acre emanato da decine di improvvisati barbecue rende l’aria irrespirabile, mentre gli spiedini a base di non meglio precisate specie animali (topi? martore? gattini?) producono continui e fragorosi scoppiettii simili ai rutti di Alvaro Vitali in versione “Pierino contro tutti”.

E’ un lunedì nero, questo, che rimarrà scolpito per sempre nella memoria collettiva della popolazione sarrabese.

Gli zingari si sono dapprima intrufolati nel bel mezzo del mercatino rionale di Via Montessori: poveri bambini sistemati con forza nelle cassette della frutta, le manine tese a chiedere l’immancabile elemosina, tra lo sdegno delle anziane pensionate che si chiedono perché proprio in mezzo ai carciofi…

Finte mamme con finti neonati modello “Cicciobello”, capannelli di ragazze e bambini a mendicare nei semafori del paese, tra la disperazione degli automobilisti e l’impotenza dei pochi agenti della Polizia Municipale, che non sapendo che pesci pigliare hanno iniziato a multare tutti quelli cui il cognome finisce in “vic”, inventandosi la nuova norma lì per lì.

Praticamente li hanno multati tutti, i vari Semhetovic, Milutinovic, Dragovic e via dicendo: una strage annunciata.

I Rom più dignitosi e meglio vestiti, invece, sguinzagliati per le viuzze del paese a bussare di casa in casa spacciandosi per esattori di Equitalia nella speranza di fregare i poveri pensionati, anche se va detto che nessuno di questi si è accorto della differenza: “sono sorpresa, sembravano così bravini -confessa una pensionata cascata nel tranello- e mi hanno fregato meno soldi di quegli altri!…”.

Pseudo veggenti che costringono chiunque passi dalle loro parti a farsi leggere la mano, che la crisi di coppia l’azzeccano di sicuro, come anche l’approssimarsi di un forte raffreddore, ma, come nota giustamente un giovane del posto: “mica me l’ha predetto che proprio mentre mi leggeva la mano avrei perso l’orologio ed il portafoglio! Questi dannati zingari non ne azzeccano una! Per cosa pure che l’ho pagata, bella maga ettòttu!”.

Ma non è ancora finita: marcette balcaniche e tziganate da incubo in piena Via Roma proprio durante l’ora dell’apericena, che anche il DJ s’incazza, ma non quanto il gestore del locale che per la rabbia inizia a tirare i risotti in aria e non certo per festeggiare i nuovi arrivati, e quelli come se niente fosse che continuano a darci dentro coi violini e con le chitarrine scordate e pererpè quaquaquà…

L’anziano capo della comunità giura che loro sono solo di passaggio qui a Muravera, e che massimo un paio di giorni si sposteranno per un lungo viaggio itinerante che li condurrà verso altre mete lontane: Villaputzu, San Vito, forse Castiadas, per poi tornare a Muravera.

Ma la protesta monta ormai inesorabile tra la popolazione, la gente è stanca e non ha voglia di aspettare: “Già ci sono i nostri ragazzi che non hanno voglia di fare una miXXXXa -confessa un padre amareggiato- ci manca solo che facciano amicizia con questi qua e siamo a posto…”.

C’è anche chi, forse di vedute più larghe, propone una soluzione alla Zedda: “Lui gli ha dato le ville a Cagliari, il nostro Comune potrebbe accomodarli nelle ville sfitte di Costa Rei!”, ma rimaniamo sempre nel campo delle ipotesi.

Sperando che l’incubo finisca il prima possibile, non resta che attrezzarci di monetine. Il videopoker può attendere…

Commenti

Commenti

Tags: , ,


About the Author



Comments are closed.

Back to Top ↑