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Politica

Published on 21 Luglio, 2013 | by Redazione

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Accesso civico, chiedete il rispetto della trasparenza

(pubblichiamo la prima parte dell’interessante articolo di Santo Fabiano tratto dal sito www.terzobinario.it)

È già in vigore ed è una novità di grande rilievo, ma non se ne parla così tanto: si tratta del cosiddetto “accesso civico”, introdotto dal decreto legislativo 33/2013, che riconosce a “chiunque” (il testo della legge utilizza proprio questa espressione) il diritto di richiamare una pubblica amministrazione al rispetto degli obblighi di pubblicazione di documenti, informazioni o dati.

L’aspetto di più grande innovazione consiste proprio nel fatto che si tratta di un diritto che viene riconosciuto proprio come “accessibilità totale delle informazioni concernenti l’organizzazione e l’attività delle pubbliche amministrazioni, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche”.

Ogni cittadino, quindi, senza alcun onere, e senza l’obbligo di fornire una motivazione, ma solo al fine di chiedere il rispetto degli obblighi di trasparenza, qualora ritenga di non reperire sul sito istituzionale le informazioni la cui pubblicazione è obbligatoria o se ritenga che la pubblica amministrazione abbia omesso tali adempimenti, si può rivolgere, direttamente al “responsabile della trasparenza”, le cui generalità debbono essere obbligatoriamente indicate nel sito dell’ente, in un’apposita sezione denominata “amministrazione trasparente”.

E non finisce qui: una volta ricevuta la richiesta da parte del cittadino la pubblica amministrazione ha l’obbligo di provvedere entro trenta giorni e di rispondere allo stesso cittadino che ha fatto richiesta, informandolo di avere provveduto e fornendogli le indicazioni per accedere alle informazioni che non risultavano pubblicate.

E’ previsto, inoltre che, in caso di ritardo o mancata risposta, il cittadino possa richiedere l’attivazione del “potere sostitutivo” (riconosciuto dalla legge 241/1990), grazie al quale, il funzionario, già designato dall’amministrazione, intervenga, in sostituzione di chi aveva l’obbligo di provvedere, informando di ciò la Corte dei Conti.

La trasparenza dell’attività amministrativa non è un tema nuovo, ma ha assunto ormai un ruolo di particolare rilievo, allo scopo di esercitare un “controllo diffuso sull’attività amministrativa”, proprio ciò che, invece, era proibito in precedenza, consentendo ogni azione diretta all’accesso esclusivamente a chi avesse un interesse diretto e concreto.

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